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lunedì 8 novembre 2010
Che occasione di grazia!
……E pensare che stavo quasi per perdermi una simile occasione di grazia!! La sera precedente ero molto tentata di rinunciare al viaggio a Como: ero stanca per la settimana molto tosta appena trascorsa e provata dalle parecchie ore di sonno arretrato, per cui, anche in ragione della defezione di buona parte del nostro gruppo sassolese e delle disastrose previsioni meteo incipienti, ho pensato per un istante di restarmene a casa anch’io, rincantucciata al calduccio a riprendermi un po'. Ma, grazie al Cielo, la voce del Signore si è fatta udire con più forza e mi ha rinvigorito il desiderio di partire. Non avevo mai preso parte in modo attivo alla LLNN, ma conoscevo bene i frutti di grazia che essa porta con sé e non volevo perdermeli. Così ho fatto una semplice preghiera a Gesù: Lui vedeva certamente il mio stato “malconcio” ma anche il desiderio di essere Suo strumento nel servirLo; era senz’altro Lui a mettermi nel cuore questa voglia e perciò, visto che mi voleva là, Gli ho chiesto di guidarmi , di essere le Sue mani, la Sua bocca, i Suoi piedi, ben conscia di non avere nulla da dare agli altri di mio, perché in quel momento avevo già ben poco per me stessa, ma è proprio quando siamo deboli che in realtà siamo forti, perché la Sua potenza opera proprio sulla nostra pochezza, che nel mio caso c’era davvero tutta!
Appena varcato l’ingresso della Chiesa di San Giacomo e lasciato alle spalle quel “muro” d’acqua, ho subito avvertito un’incredibile energia, la stanchezza è svanita come neve al sole e il cuore si dilatava sempre più per la grande gioia nel ritrovarmi fra tanti fratellini. Poco importava che ne conoscessi personalmente solo alcuni, perché tutti mi erano improvvisamente già preziosi, era come vivere una grande rimpatriata di famiglia, carichi di entusiasmo e desiderosi di lasciarci guidare da Gesù nell’adornare la Sua casa esattamente come Lui voleva, dove accogliervi i Suoi figli proprio come Lui pensava. Non sapevo come muovermi o esattamente cosa dovevo fare, non ne avevo l’esperienza, ma in questo fiume di grazia mi sono lasciata guidare. Proprio questo senso di familiarità e di unità, questa presenza invisibile che ci legava gli uni agli altri e che quasi si palpava sono le prime sensazioni impresse nel mio cuore. Il ricordo che mi sale alla mente è “abbandono”, cosa che mi capita di rado, essendo una tipa abbastanza razionale e preordinatrice e invece in quel contesto ho fatto l’esperienza di non rimuginare troppo sulle cose, di non riflettere o decidere io, ma di lasciarmi guidare in piena fiducia. Anche il contrattempo con mia figlia è per me emblematico: durante il viaggio Anna ha cominciato a non sentirsi bene, con improvvisa tosse, raffreddore, brividi, insomma proprio quel che ci voleva in una serata come quella! Non poteva di certo uscire con le altre ragazze sotto la pioggia e questo voleva dire restarsene lì da sola per gran parte del tempo: senza dubbio si sarebbe lagnata a non finire! In altre condizioni mi sarei preoccupata e trovata a disagio, probabilmente avrei anche cambiato programma e invece….. pace assoluta! Ero tranquilla e sapevo che Gesù se ne sarebbe preso cura e così è stato. Anna è rimasta buona buona tutta la sera in chiesa, senza lamentarsi , nonostante il malessere e la mancanza delle amichette, seduta nel banco a rimirarsi Gesù!
Tutti gli incontri con le persone accompagnate all’altare sono stati preziosi, incredibile il senso di dolcezza, di profonda intimità provato con ciascuno nel pregare assieme davanti al Santissimo, il desiderio così vivo del cuore di intercedere affinchè quell’incontro fosse trasfigurante ed immergesse nella profondità dell’Amore. Difficile esprimere a parole la sensazione e la certezza che Gesù fosse davvero lì di persona, ad accoglierci, ad abbracciarci singolarmente e ad inondarci di un amore infinito. Non mi stupisce quindi che quasi tutti abbiano accolto la proposta della confessione ed era incredibile ritrovarsi addirittura in fila, ad attendere con loro il turno, presso confessionali sempre occupati. Ininterrottamente per tutta la sera un’atmosfera di Paradiso: mi sgorga un grazie di cuore per tutti i fratelli che sono entrati (di per sé fatto incredibile, considerate le condizioni metereologiche là fuori!!) e sempre ancora e tantissime grazie per l’unità fra noi missionari . Un grazie va rivolto in modo speciale al gruppo del canto, che ha accompagnato la preghiera in modo straordinario! Mi sono resa conto come il tempo sia letteralmente volato, quasi si fosse alterata la percezione spazio-temporale e in un batter d’occhio è arrivata l’ora della S.Messa, gioiosa, intensa, carica di tanta lode e ringraziamento innalzato nel segreto del cuore a Gesù per averci donato, per mezzo di Maria e di tutti i Santi, così tante grazie e per aver condotto quell’ incredibile “regia”!
Annalisa
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