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venerdì 23 settembre 2011
Se avrete fede quanto un granellino di senape…
Articolo di Antonio Sellitto
Grazie Gesù, perché l’altra sera mi hai condotto nella piccola chiesetta di Maccio. Grazie, perché lì, ad aspettarmi, c’eri Tu. È proprio vero quello che dice il profeta Osea, “mi hai condotto nel deserto per parlare al mio cuore”. Ho lasciato la “chiassosa” quotidianità della mia famiglia perché volevi parlarmi da solo. Non è stato facile raggiungerti: appena imboccata la tangenziale, il traffico è lì a ripetermi: non arriverai mai in tempo, chi te lo fa fare, torna a casa dai tuoi figli che hanno bisogno di te.
Ma io so che è quell’altro a parlare, sento che tu mi vuoi a Maccio, sento che tu mi aiuterai ad arrivare. La radio dice che tutto è bloccato, parla di attesa di 3 ore sul peduncolo che porta alla Como Chiasso. Tutto è contro, ma io mi sento come Pietro quando cammina con te sulle acque. Mi ripeto: se smetti di credere, vai a fondo, Lui può anche sbloccare il traffico, Lui può tutto.
Alle 8.10 riesco finalmente ad entrare in autostrada e piano piano il traffico svanisce. Fortuna, coincidenza, miracolo? Io dico solo che Lui si è preso cura di me, mi ha portato in braccio verso di Lui perché, meraviglia delle meraviglie, ha bisogno di me.
Proprio così, un Dio onnipotente, maestoso, forte, che ha vinto la morte, aveva bisogno di me, che sono spazzatura, che sono un egoista, egocentrico, peccatore incallito.
Arrivo a Como Sud e il navigatore mi porta per strade buie e sconosciute. Penso: è proprio così il cammino con Gesù. Se vuoi arrivare alla meta, devi passare attraverso il buio, la sofferenza. Le strade della fede, del combattimento spirituale, sono proprio come queste strade: buie, strette, senza mai un’indicazione stradale. Alla fine arrivo alla via Silvio Pellico (luogo di destinazione). Un cartello mi dice: Diveto di sosta escluso residenti. Decido di entrare. La via è strettissima, deserta. Mi dico: ho sbagliato tutto, me ne torno indietro. No, devo avere fede. Gesù ti prego fa che non abbia sbagliato tutto e sia da tutt’altra parte. Alla fine ecco la piazza e la chiesa.
Arrivo a Como Sud e il navigatore mi porta per strade buie e sconosciute. Penso: è proprio così il cammino con Gesù. Se vuoi arrivare alla meta, devi passare attraverso il buio, la sofferenza. Le strade della fede, del combattimento spirituale, sono proprio come queste strade: buie, strette, senza mai un’indicazione stradale. Alla fine arrivo alla via Silvio Pellico (luogo di destinazione). Un cartello mi dice: Diveto di sosta escluso residenti. Decido di entrare. La via è strettissima, deserta. Mi dico: ho sbagliato tutto, me ne torno indietro. No, devo avere fede. Gesù ti prego fa che non abbia sbagliato tutto e sia da tutt’altra parte. Alla fine ecco la piazza e la chiesa.
Entro in tempo per l’adorazione. E Gesù parla forte al mio cuore. Mi aiuta a superare una grande difficoltà che ha il mio cuore. E, dopo avermi guarito, mi rende strumento indegno della Sua grazia e si serve di me per parlare al cuore di una persona che ha “troppo”, “troppissimo” bisogno del Suo aiuto. Mercoledì sera, Gesù, ti ho lanciato una sfida. Mi hai fatto venire fin qua, ora non puoi non ascoltare la mia preghiera. Aiuta chi sa tu!!!
Grazie Gesù, perché non ti stanchi mai di me, grazie per questa immensa famiglia che è Nuovi Orizzonti, che tu mi hai donato, perché, attraverso questo carisma, potessi esser potato, per portare ancora più frutto. Grazie, Gesù perché sei proprio così! Grazie, infinitamente grazie!
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