Nuovi Orizzonti Como

Nel cuore ho un fiume di emozioni, di immagini, di sensazioni, che mi danno una pace e un calore immenso… difficile trovare le parole giuste per la sera passata, il 31 ottobre 2011, la notte ribattezzata da noi cristiani come Holyween, difficile descrivere i palpiti dell’anima che si provano a “luci nella notte”, perché ogni volta è una ventata di calore divino che accarezza il cuore. Ci provo…

Lunedì sera, è la notte che il mondo definisce “di paura”, ci si maschera, si va a ballare, si scherza sull’horror, si beve, si assiste a spettacoli macabri o volgari,  è la notte della trasgressione, basta un cappello da strega e sei dentro la magia di halloween e tutto ti è consentito, anche suonare alle porte di qualcuno col volto coperto e minacciarlo di uno scherzo in cambio di dolci e non solo! I locali per Milano sono invasi di zucche, fantasmi, ragnatele… tutto è dark, tutto richiama sangue e morte. A Como però si sta preparando una notte di luce, Gesù mi attende con tutto il suo amore, e nonostante la stanchezza e un po’ di strada che c’è da fare da Milano a Como accetto questo invito del Signore, vado ad adorarlo e lodarlo.

Appena entrata in chiesa lo vedo, Gesù, il protagonista assoluto, e provo tanto amore nel vederlo lì ad attendere ciascuno di noi con la sua infinita misericordia.

Mi sento subito trasportata da questo amore che scoppia, scoppia dentro me e fuori, vedo i tanti Cavalieri della Luce che accompagnano persone all’altare, a pregare davanti al Signore, ad aprire il cuore in un umile preghiera; vedo i giovani che accompagnano la lode con i canti, e la loro voce è un balsamo dolcissimo per il cuore; vedo anche tanti sacerdoti che confessano in ogni angolo della chiesa, e non riesco a capacitarmi di quanta misericordia, attraverso le loro mani, Dio stia riversando sulle povere anime.

Negli occhi di tutti brilla la luce del Santissimo e delle tante fiammelle poste ai suoi piedi, ogni piccola candela rappresenta la preghiera di qualcuno, il bisogno o la speranza di chi è stato chiamato ad entrare in questa chiesa, in questo giorno da Gesù stesso; nulla è mai un caso, ed io lo sto imparando col tempo. Decido anche io di fare “il percorso”, ossia prendo un foglietto una penna e una candelina all’entrata, sul foglietto scrivo un messaggio al Signore, mi inginocchio davanti a lui, accendo la candela, lascio il messaggio nella cesta “Gesù ti ascolta” e pesco un foglietto dalla cesta “Gesù ti parla”, lo leggo, e come sempre il messaggio all’interno mi commuove perché risponde alle domande del cuore.

Mi siedo su una panca, lascio che la preghiera di lode mi entri nel profondo, i canti riempiono di calore la chiesa in una notte davvero gelida, climaticamente parlando e non solo! Cosa mi colpisce di questa sera? Vedo un susseguirsi di persone che entrano composte e si dirigono accompagnate verso l’altare, vedo tantissimi volti diversi: anziani stanchi, adulti commossi, giovani dallo sguardo spento, bambini tra il divertito e il sorpreso.

Tanti di questi volti sono dipinti, portano maschere di vampiri o zombie, hanno in faccia un trucco bianco cadavere con disegnate occhiaie marcate e sangue ai lati della bocca, indossano mantelli, cappelli da streghe, hanno parrucche, calze a rete rotte… Sono travestiti da ciò che è tenebra, e si trovano davanti al Santissimo che è la Luce, loro, così come tutti, che sono stati creati per essere luce, per essere vita. Gesù però non si tira indietro, non si schifa, sa riconoscere chi siamo realmente anche dietro quegli orrendi trucchi, siamo tutti figli dello stesso Padre, e sento che ci guarda tutti con infinito amore nonostante i travestimenti, nonostante la nostra miseria. Ecco infine cosa vedo e che mi porto dentro:  vedo i cuori delle persone ammorbidirsi, vedo il trucco horror sciogliersi davanti al  calore divino e lasciar posto a  volti sempre più distesi, vedo tenebre e luce che lottano, e vedo Gesù che vince ancora e ancora…